Sembra che in Italia (e non solo), ci sia carenza di figure professionali nel settore dell'informatica. Dai periti agli ingegneri, dai webmaster agli specialisti SEO in informatica c'è spazio sia per i diplomi di scuola superiore che per le lauree.
Ci è sembrato il caso di dare un'occhiata più da vicino ad un settore che, da solo, presenta ad oggi migliaia di offerte di lavoro su Jobijoba. Lo facciamo attraverso le parole di un professionista che ci illustra il suo punto di vista.
Nome: Alessandro Di Gioia
Professione: Sviluppatore/Architetto Software
Percorso di studi: Laurea in Ingegneria Informatica V.O. al Politecnico di Milano
Per cominciare ci dici quella che è, secondo te, la differenza tra un perito informatico, un laureato in informatica e un laureato in ingegneria informatica?
Premetto che sono convinto che la differenza la facciano le persone e la loro esperienza e non i titoli; un perito informatico è un titolo di studio conseguito al termine di una scuola di formazione professionale, non è un corso di laurea.
La differenza fra un laureato in scienza dell'informazione e ingegneria informatica è un po' più sottile. Parlerò solo della laurea magistrale ossia quella conseguita dopo un percorso di studi quinquennale. L'ingegnere informatico ha basi solide di fisica e matematica quindi è portato a sviluppare dei modelli per risolvere problemi ingegneristici.
Un laureato in scienze dell'informazione fin da subito si concentra molto sugli aspetti della programmazione, basi di dati, sistemi operativi etc..; detto questo sottolineo che entrambi possono iscriversi all'albo degli ingegneri informatici. Nella realtà dei fatti, è solo l'esperienza che conta e spesso le due figure professionali si ritrovano a lavorare assieme sugli stessi problemi.
In cosa consiste il tuo lavoro?
Io mi occupo, assieme ai miei colleghi, della progettazione e sviluppo delle funzionalità del sito di Secondamano.it, Lapulce.it, Portobello.it e TuttoAffari.com. In particolare mi occupo principalmente dello sviluppo e manutenzione del codice lato server, ossia aggiungo nuove funzionalità e aggiorno quelle esistenti.
In che tipo di azienda lavori?
Lavoro per SCM.net, una web company spin-off di Secondamano che eroga servizi di sviluppo su Internet e marketing online per secondamano.it, lapulce.it e portobello.it.
Come hai trovato lavoro in informatica?
Semplicemente rispondendo ad un annuncio online su un portale del lavoro; in tutte le occasioni in cui mi sono candidato sono stato contattato per un colloquio e nel giro di 30 giorni dall'inizio della ricerca sono stato assunto.
La cosa che ti piace di più del tuo lavoro?
Il mio è un lavoro creativo, c'è della bellezza nella scrittura del codice operativo che risiede nella capacità di riuscire ad esprimere un'astrazione che viene realizzata dal calcolatore. Questa astrazione spesso si traduce in un servizio per il fruitore dell'applicazione.
Cosa fai in una giornata tipo?
Inizio sempre con un confronto col team per allinearci sull'andamento dei lavori e procedere con lo sviluppo delle attività programmate per la giornata. Spesso durante il giorno si discute fra colleghi per valutare i dettagli architetturali di un'implementazione in modo da arrivare ad una soluzione condivisa che rispetti tutti i vincoli. Il valore del confronto sta nelle diverse prospettive che si hanno sul problema, alcuni aspetti nascosti spesso emergono grazie a questa interazione.
Quali strumenti (software, linguaggi, ecc.) usi più spesso?
C# (un linguaggio di Microsoft), avvalendomi di Visual Studio (un ambiente integrato di sviluppo) e Resharper, un plug-in che mi permette di modificare il codice affinché sia più mantenibile ed esplicito.
Javascript (un linguaggio di scripting interpretato dai browser) che mi permette di realizzare le funzionalità lato client.
Sql Server (data base di Microsoft) e Sql Server Management Studio, uno strumento per la gestione del data base.
Vorrei sottolineare che più degli strumenti sono importanti le metodologie e i principi di buon sviluppo software; io ad esempio aderisco al manifesto agile.
Quali sono le competenze più richieste (o quali saranno quelle più richieste in futuro)?
Per quanto riguarda le abilità personali:
- la capacità di problem solving
- la capacità di lavorare in squadra (l'unione fa la forza)
Per quanto riguarda le competenze tecniche:
- sviluppo mobile
- sviluppo desktop
- sviluppo web
- sviluppo di web services
- gestione data base
La mia previsione per il futuro: poiché lo sviluppo dell'hardware va verso l'estremo parallelismo, risultato dell'aumento del numero di processori per dispositivo per aumentarne la potenza di calcolo, credo che, per cercare lavoro in informatica, sarà importante essere preparati nella programmazione concorrente. Alcuni linguaggi, come Haskell, F# o Scala utilizzano il paradigma funzionale che ben si presta alla risoluzione di questo genere di sfide.
Che possibilità pensi che ci siano oggi per un neolaureato/neodiplomato?
Le aziende sono sempre alla ricerca di persone con idee innovative e le capacità tecniche per realizzarle pertanto credo che le opportunità di crescita e impiego siano elevate; consiglio comunque di terminare il proprio percorso di studi con una laurea.
Che consiglio daresti a chi decide di iniziare degli studi in informatica?
Consiglio di imparare bene l'Inglese in modo da avere accesso diretto alle risorse più autorevoli a livello internazionale; potersi confrontare senza intermediazioni con i professionisti più influenti che vivono a migliaia di chilometri di distanza è un vantaggio di cui approfittare.
Se dovessi incoraggiare qualcuno a fare i tuoi stessi studi o un lavoro simile al tuo cosa diresti?
Di non cedere alla lusinga di iniziare a lavorare mentre studia; gli consiglierei di terminare il più velocemente possibile e fare un'esperienza lavorativa all'estero qualora si presentasse l'occasione.
Credo che dovrebbe dedicare tutte le proprie risorse all'apprendimento della lezione più importante che è quella dello sviluppo di una mente aperta al cambiamento ma supportata da un atteggiamento critico e analitico.
E se invece dovessi segnalargli un fattore potenzialmente problematico (degli studi o del tuo lavoro)?
La motivazione per affrontare il percorso di studi imposto da una laurea in ingegneria informatica è fondamentale; si deve cominciare solo se si è realmente convinti poiché soprattutto nelle fasi iniziali l'impatto è significativo.
Se dovessi suggerire un'altra professione nel ramo informatico cosa diresti? Perché?
In un'era in cui si ha una crescita esponenziale della produzione di dati, sono sicuramente gli amministratori di banche dati a ricoprire un ruolo importante.
Grazie Alessandro per l'intervista approfondita ed esaustiva: credo che più di una persona la troverà utile!
Cari lavoratori e/o studenti dell'informatica: cosa ne pensate?
La tua opinione ci interessa, dicci cosa ne pensi!