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Come fare per dire "NO" al capo!

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Dire no al proprio capo è difficile ma ci sono modi che possono aiutarci.

Shutterstock © HieroGraphic

In generale, quando il capo ci chiede qualcosa tutti abbiamo la tendenza a rispondere in modo positivo. A volte capita però, che ci siano situazioni in cui siamo veramente molto restii a eseguire gli ordini e non sempre a causa di ragioni personali. Semplicemente è che, a volte, bisogna dire "NO".  


Per esempio può capitare che il parere del nostro principale non corrisponda al nostro: allora che fare? Lasciar perdere e allinearci alla sua posizione o mantenere la propria e cercare di far capire le proprie motivazioni?



Esistono vari modi per limitare le probabilità di rifiuto e dire comunque al proprio datore di lavoro che non si è d'accordo con lui. Vediamone qualcuno:

- Esprimersi in modo chiaro e comprensibile

È importante cercare di prendere un po' di distacco e guardare la situazione dall'alto in modo da poter esporre le proprie ragioni in modo neutro. Metti insieme degli argomenti, dei fatti e/o delle cifre e resta professionale. Quando si dimostra di avere una visione chiara e oggettiva della situazione si aumentano le possibilità che il nostro punto di vista sia preso in considerazione.

- Attenzione al tempismo

Scegli un momento in cui il capo è ricettivo: evita di parlargli se il giorno dopo ha una riunione importante, se sta per chiudere un affare o se c'è qualcosa che lo impegna particolarmente perché non avrà le energie per prestarti veramente attenzione. Non assalirlo la mattina appena arrivato, lasciagli il tempo di sistemarsi. Puoi anche essere franco e chiedergli direttamente quando avrebbe la possibilità di dedicarti 10 minuti. Cerca però di non far apparire la faccenda come se fosse una cosa troppo grave.

- Resta professionale

Se nonostante tutti gli sforzi, la risposta del tuo superiore rimane negativa ricordati di rimanere professionale e non reagire in modo inappropriato. Se fai bella figura fino alla fine aumenti le possibilità che la prossima volta ti ascolti. Se, al contrario, fai una scenata o te la leghi al dito, verrai considerato una persona inaffidabile e la prossima volta andrà ancora peggio.



Cambiare lavoro?

Se poi le tue proposte sono rifiutate regolarmente, se ti affibbiano in continuazione compiti che non fanno parte delle tue responsabilità o se pensi che quello che ti si chiede di fare sia addirittura dannoso allora, forse, è il posto di lavoro che non va bene per te...



Ti sei mai trovato in una situazione simile? E come ha reagito il capo alle tue rimostranze? La tua esperienza è utile a migliaia di altre persone!

il 18/04/2016

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2 commenti

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Credo che Alex 88 abbia ragione su diverse cose. In particolar modo confermo che spesso mi sono ritrovata in situazioni in cui, era piu comodo essere additata come il problema, piuttosto che valutare obiettivamente quali fossero realmente i problemi. Se alla base dei miglioramenti aziendali esiste solo un fine personale e non globale, non si andrà mai molto lontano, e , le dinamiche tra capi incompetenti e validi subordinati rimarranno, sempre le stesse. Questo sistema non da spazio al potenziale di cui tu puoi disporre a meno che non vada ad interagire con gli interessi di chi comanda.

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quando c'è un bacino di potenziali dipendenti quale quello di disoccupazione del giorno d'oggi, comprendente anche persone con lauree ed esperienze decennali, aumentano esponenzialmente le possibilità di ritrovarsi a svolgere mansioni non proprie del nostro ruolo se non addirittura dannose per la nostra persona. Tanto lasciato a casa te, stanno poco a prenderne un altro. E non sbagliarti ad essere un po' particolare o non perfettamente uniformato! anche se avrai idee vantaggiose per l'azienda o i colleghi non verrai ascoltato in quanto non compreso o semplicemente già registrato nelle mentalità come "anormale". Stiamo entrando nella dittatura del domani, dove devi stare zitto perchè sei il problema. Ed il posto di lavoro sarà il primo luogo a dover seguire (per sopravvivenza) questa filosofia dell'essere umano-problema/costo per la collettività che lo strozzinaggio finanziario-bancario sta istituendo. In sostanza... Dì di no al capo, gentilmente e con diplomazia e cognizione. Tanto ti lascia a casa per prendere un apprendista appena uscito dai salesiani che gli costa meno. oppure uno piu' disperato di te che è disposto a bersi il petrolio per mantenere il posto.

1 risposta -

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Sara - il 19/05/2016

E si purtroppo è proprio questo chesuccede

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